RiDisegnati, puntata 77
Grafica, video e comunicazione in generale. Strizzo l'occhio alla tecnologia, anche perché comincio a vederci poco, quindi devo farlo per forza.
Perle ai porci
L’agenzia BNA ha ridefinito il brand polacco DZIK puntando su un rebranding centrato sul design per trasformarlo da marchio di nicchia legato al fitness a player mainstream nel settore sportivo e alimentare. Il progetto ha rivisto completamente l’identità visiva, sostituendo un linguaggio grezzo e amatoriale con un sistema grafico coerente, audace e professionale.
Il nuovo logo, un cinghiale stilizzato in movimento, incarna forza e dinamismo, mentre il packaging utilizza texture ispirate al pelo e al fuoco per evocare energia e gusto. Layout diagonali e colori vivaci migliorano la leggibilità e aumentano l’appeal a scaffale. Tutto bello: ma perché il cinghiale?
Estate 2025: le mostre fotografiche
E’ inutile cliccare sulla mappa, è solo un’immagine. Me se clicchi qui magari le vedi davvero: Mappa mostre fotografiche
MUSTAAAAAARD
Heinz ha lanciato MUSTAAAAAARD, una limited edition di senape “sweet & smoky” al chipotle impreziosita dalla collaborazione con il noto producer musicale Mustard (ex DJ Mustard). Il flacone sfoggia una texture dorata, in stile celebrativo, con la grafica Heinz rivisitata in chiave lussuosa per enfatizzare il carattere esclusivo. Il nome “MUSTAAAAAARD” ripropone visivamente la celebre tag virale del producer, enfatizzando il legame tra musica e food. Le campagne digitali, spot al Super Bowl e maxi billboard a Los Angeles consolidano il tone visivo disruptive e d’impatto. Design e branding trasformano un prodotto alimentare in un oggetto culturale: un mix tra street credibility e appeal mainstream, rivolto a generazioni attente sia all’esperienza gustativa che all’experience visiva e social. Adesso fermiamoci un secondo a capire a chi piace la mostarda, perché ho delle domande da fare.
Manual Porn
Il volume “Brand Identification Manuals for Coca‑Cola”, pubblicato da Standards Manual, raccoglie in oltre 500 pagine i manuali di identità visiva del brand tra gli anni ’60 e ’70, offrendo uno sguardo dettagliato e rigoroso su tipografia, loghi, palette cromatiche e regole di applicazione. Si tratta di un vero e proprio oggetto di culto per designer e brand strategist, che celebra la coerenza visiva e l’ossessione per il dettaglio che hanno reso Coca‑Cola un’icona globale del design. 98$ e il mio compleanno a breve. Coincidenze?
A proposito di manuali, segnalo questo portale meraviglioso se la tua carta di credito la ricarica qualcun altro o hai davvero tanti soldi da investire. Standards Manual è una casa editrice indipendente, specializzata nella ristampa di manuali storici di identità visiva come quelli della NASA, della NYC Transit Authority o del Bicentenario americano, oltre a nuovi volumi d’archivio. Pubblica eleganti edizioni di alta qualità—500+ pagine, carta pregiata, finiture curate—per archiviare e rendere accessibile la storia del design grafico a designer, brand strategist e appassionati. Offre inoltre una libreria fisica a Brooklyn con titoli selezionati di altre case editrici di design . Da questa esperienza è nato anche Standards, uno strumento web che aiuta le aziende a creare guideline di brand moderne ed interattive, ispirate alla rigore dei manuali storici, ottimizzando la gestione di colori, font, asset e animazioni. Oh, qui siamo davvero sul graphic porn.
Rebranding regalato
Il rebranding di GIFTED, curato dallo studio Nice People, è un esempio di come il design possa avere un impatto sociale concreto. GIFTED è un’impresa sociale fondata da sopravvissute alla violenza di genere, che offre prodotti artigianali e opportunità di reinserimento. Il nuovo design sviluppato mira a riflettere la forza e la dolcezza della comunità che rappresenta, attraverso una palette pastello calda, tipografie forti ma accessibili e un sistema visivo che celebra l’identità collettiva. Il progetto ha ricevuto il premio Design for Good ai Dieline Awards 2025 proprio per la sua capacità di unire estetica, empatia e strategia: un design che non è solo bello, ma anche funzionale al messaggio e alla missione del brand. Il prezzo? Regalato.
OOH
La campagna The Hype Is Real del brand Billie dimostra come la pubblicità tradizionale possa evolversi in chiave esperienziale: un cartellone profumato da grattare e annusare trasforma un gesto promozionale in un’interazione sensoriale. In un’epoca sempre più digitale, cresce il desiderio di esperienze fisiche. È qui che la pubblicità Out Of Home (OOH) ritrova forza, diventando SOOH (Social Out Of Home): installazioni visive spettacolari, pensate per essere fotografate e condivise. Il pubblico non è più solo spettatore, ma diventa parte attiva del messaggio. In sostanza: laviamoci più spesso.